Musei e social media: cresce la presenza digitale anche in Italia

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Una nuova strategia digitale per valorizzare le opere d’arte e i musei e garantire l’interazione e il coinvolgimento dei visitatori. Una necessità e un’opportunità per un numero sempre più alto di realtà museali, anche in Italia. La consapevolezza di riqualificare la presenza dei siti di arte e dei beni culturali sui social e sul web è ormai sempre più matura. La sfida dell’offerta culturale, quindi, si gioca anche a colpi di app e follower. Anche se i numeri su scala globale non sembrano ancora colossali, a livello nazionale si consolidano le tendenze di crescita del bacino di utenza. Si tratta di una vera e propria rivoluzione culturale, prima che economica, incentrata sulla necessità di “uscire” dalla limitazione della struttura fisica del museo, per integrare, interagire, condividere, attraverso tutti gli strumenti di promozione e condivisione offerti dalla rivoluzione digitale.

A conferma di questa nuova consapevolezza, per la prima volta, nella classifica mondiale dei musei più popolari su Instagram, entrano la Galleria degli Uffizi di Firenze e il Museo del Novecento di Milano. Resta aperto il dibattito tra chi considera questa maggiore apertura una sorta di “democratizzazione” dell’arte, finalmente alla portata di tutti, e chi invece non vede i reali vantaggi di un’opera di Leonardo “cliccabile” dal proprio smartphone. 

Sicuramente i social media consentono, e lo faranno in futuro sempre di più, ai diversi musei di proporre contenuti inediti, interattivi, di ampliare la diffusione, di far conoscere opere inedite e meno note. Questa formula, che integra contenuti visivi e testuali, sembra funzionare particolarmente bene per l’arte, al punto che oggi per esempio gli Uffizi volano a quota +400mila follower su Instagram, grazie anche alla perfetta integrazione tra social media, app e tecnologie digitali. L’obiettivo è quello di sfruttare le diverse piattaforme social per mettere in mostra la qualità, l’emozione, la percezione artistica e creare nuove forme di coinvolgimento. 

Tra i musei più social al mondo, a farla da padrone è il MoMA, con quasi 5 milioni di follower su Instagram. Seguono il Louvre (3,7 milioni), il Metropolitan Museum of Art (3,5 milioni); la Tate Modern (3,2 milioni); il Guggenheim Museum (2,4 milioni). 

Koi Strategie Digitali supporta musei e siti turistici nello sviluppo di percorsi incentrati sulle tecnologie digitali, per valorizzare i beni culturali e creare coinvolgimento e interazione. 

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